Andrea Chaves

Andrea Chaves

“Domani mi incammino per i monti;
in una mano la piccozza e un sogno
con gli occhi verso le alte vette volti.
Con l’altra mano stringo un altro sogno:
il mio Dante, e il mio cuore guarda a casa”

Andrea Chaves (Novi Ligure 22 agosto 1996 – Monte Bianco, via Major 8 settembre 2017) era un uomo capace di sogni, un Poeta, uno sportivo eclettico, un grande scalatore, che, nel suo esempio luminoso di persona, ha saputo con pienezza essere sé stesso nella sua vita, che è stata breve.
È scomparso a soli ventun anni durante una scalata in solitaria sul Monte Bianco, sulla Via Major, verso le tre del mattino. Andrea Chaves splende nel panorama degli studiosi di Dante. Di Dante non fu solamente conoscitore straordinariamente profondo e precoce, egli ne fu e ne è, il messaggero, in questa nostra misera epoca. Il mondo si accorse di lui a sedici anni, uno straordinario ragazzo che conosceva la Divina Commedia a memoria e che voleva con tutto sé stesso portarla alle persone, credendo fermamente che in quei versi ci fosse un messaggio fondamentale per la nostra epoca. Voleva cambiare sé stesso per cambiare il mondo e invitava tutti a fare lo stesso. Amò e approfondì l’opera dantesca, l’imparò a memoria, con naturalezza ed umiltà. Ricevette numerosi riconoscimenti da diverse città italiane. A Ravenna gli è stato conferito il Lauro Dantesco alla memoria.
Per Andrea la Commedia era una poesia per la vita e la sua recita questo è: un invito irresistibile a compiere un viaggio reale all’interno di sé stessi, tenendo dietro alle orme di Dante. Andrea Chaves attraversò il mondo, fugace e splendente come una cometa, lo fece senza clamore, ma indicando una direzione precisa e lasciando una traccia luminosa. “Un uomo che si visse fino in fondo”, ebbe a dire di sé, con consapevolezza profetica; un uomo che oggi ci accompagna: con la Divina Commedia in una mano e nell’altra la piccozza dello scalatore.

 Andrea Chaves: Puro e disposto a salire alle stelle, (Edizioni Epoké) è un libro curato da Marcus Risso, che raccoglie e riordina le riflessioni di Andrea sull’opera dantesca, esplorandone le connessioni con la sua esperienza di sportivo, poeta e divulgatore della Commedia. Il volume è completato dalle testimonianze di chi ha fatto parte del percorso di Andrea: amici, compagni e maestri.