Luca 10: 18: Ed egli (Gesù) disse loro: “vedevo Satana cadere dal cielo come folgore”.
Per descrivere la struttura cosmologica della Divina Commedia si può partire da qui. La caduta di Lucifero, dopo la sua sconfitta ad opera dell’Arcangelo Michele, è la causa della struttura dell’Inferno e del Purgatorio. Lucifero precipitò dall’Empireo verso la Terra, ma la Terra, inorridita, si ritrasse, così si formò la voragine infernale, proprio nel cuore dell’emisfero delle terre emerse e Lucifero restò incuneato al centro della Terra. La Cosmologia Dantesca fa riferimento alla cosmologia aristotelico-tolemaica, che è geocentrica, con la Terra immobile al centro dell’universo. L’uomo abita l’emisfero boreale (delle terre emerse) che va dal Gange allo stretto di Gibilterra. L’altro emisfero (australe), è completamente sommerso dalle acque e vede sorgere al centro la montagna del Purgatorio. È disabitato. Attorno alla Terra c’è l’elemento aria, quindi la sfera dell’elemento fuoco (gli altri elementi sono terra e acqua) e sopra i nove cieli, che sono sfere trasparenti in cui ruotano con velocità crescente, allontanandosi dalla Terra, i corpi celesti: Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, Stelle fisse e primo mobile. Nella zona più esterna c’è l’Empireo, sede dei beati e di Dio. L’Universo Dantesco suonava e intonava i suoni in scala pitagorica, che è basata su intervalli di quinta; si noti che ancora oggi i giorni della settimana progrediscono contando cinque cieli (Lunedì prende il nome dalla Luna che è il primo cielo; martedì, da Marte, che è il quinto cielo, partendo dalla Luna, e così via per gli altri giorni).