Dante descrive il Paradiso con prodigiosa immaginazione, priva di ogni riferimento terrestre. Il Paradiso è costituito da nove cieli concentrici, contenuti a loro volta dall’Empireo, sede permanente di Dio e dei Beati che sono disposti in una candida rosa, un grandissimo anfiteatro da cui contemplano Dio. I Beati appaiono a Dante nei rispettivi cieli di appartenenza a seconda della loro virtù terrena, che è legata all’influsso di quel cielo su di loro, ma la loro sede è la candida rosa. I beati, tranne poche eccezioni, non compaiono con le loro sembianze corporee ma sotto forma di pura luce. I cieli sono mossi dalla volontà divina attraverso le gerarchie angeliche, ciascuna delle quali presiede ad un cielo. La velocità di rotazione è direttamente proporzionale alla vicinanza al Creatore. Quindi il Paradiso è movimento, è danza ed è musica, purissima, pervasiva, una perfetta armonia eterna. Lo schema è il seguente:
1° Cielo della Luna | Spiriti inadempienti ai voti | Angeli |
2° Cielo di Mercurio | Spiriti operanti il bene per la gloria terrena | Principati |
3° Cielo di Venere | Spiriti amanti | Podestà |
4° Cielo del Sole | Spiriti sapienti | Virtù |
5° Cielo di Marte | Spiriti militanti per la fede | Dominazioni |
6° Cielo di Giove | Spiriti giusti | Troni |
7° Cielo di Saturno | Spiriti contemplanti | Arcangeli |
8° Cielo delle Stelle Fisse | Spiriti trionfanti | Cherubini |
9° Primo Mobile | Gerarchie angeliche | Serafini |
10° Empireo | La candida rosa | Dio, gli angeli e i beati |